E' frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori dell'Istituto di biologia e patologia molecolari (Ibpm) e dell'Istituto di neurobiologia e medicina molecolare (Inmm) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma, dell'Istituto tumori Regina Elena di Roma e del britannico Medical Research Council Functional Genetics Unit dell'universita' di Oxford. La ricerca e' pubblicata sulla rivista 'Plos One'.  (fonte: www.vita.it)


La progettazione e costruzione, in laboratorio, di un gene regolatore-sintetico in grado di controllare 'su richiesta' l'espressione di un altro gene coinvolto in una patologia - spiega una nota del Cnr - e' un "importante e promettente strumento a disposizione delle biotecnologie, che puntano a creare nuove strategie terapeutiche per malattie genetiche e cancro. In particolare, con un 'gene regolatore-sintetico' e' possibile controllare l'espressione di geni bersaglio, implicati in diverse patologie, attivandone, attenuandone o spegnendone l'azione". Con quest'ambizioso obiettivo e' stato costruito Jazz, capace di controllare il gene dell'utrofina, 'attore protagonista' nella distrofia muscolare di Duchenne (Dmd), Questa patologia porta alla degenerazione del tessuto muscolare in tessuto fibroso e adiposo, provocando la progressiva perdita di forza muscolare e delle abilita' motorie.
"Jazz, il gene che abbiamo costruito, ha dimensioni estremamente ridotte", spiega Claudio Passananti dell'Ibpm-Cnr. "E' un regolatore che, appropriatamente inserito nel Dna di un topo, risulta capace di aumentare in maniera specifica - prosegue il ricercatore - i livelli di espressione (cioe' la capacita' di attivarsi producendo proteina) del bersaglio, cioe' il gene dell'utrofina nel muscolo scheletrico. L'utrofina rappresenta un 'target' molto interessante nel campo della terapia genica per la distrofia muscolare di Duchenne, in quanto correlata funzionalmente alla distrofina, la cui mancanza e' causa della malattia". "Normalmente, nel muscolo l'utrofina e' molto espressa alla nascita, ma poi si attenua - afferma - perche' parzialmente sostituita dall'attivazione del gene della distrofina. Nei pazienti con distrofia muscolare il gene dell'utrofina, pur essendo integro, e' poco espresso".

Nello studio, invece, "grazie al piccolo gene regolatore sintetico Jazz, abbiamo ottenuto - sottolinea Passananti - un aumento di livelli di utrofina che si e' rivelato utile a sostituire le funzioni normalmente espletate dall'enorme gene della distrofina, che si estende per ben 2,5 megabasi di Dna nel cromosoma X". Insomma, l'utrofina, stimolata 'ad hoc', sostituisce la distrofina. E cosi' facendo ha migliorato le condizioni dei topi con distrofia muscolare di Duchenne. I roditori a cui e' stato inserito il gene Jazz sono il primo modello transgenico per una proteina sintetica in grado di regolare l'espressione genica.

"In futuro, si puo' pensare di incrociare questi topi con altri fatti ammalare di questo tipo di distrofia muscolare - conclude Passananti - Tali incroci potranno fornire uno strumento per progetti di terapia genica e sistemi modello, da utilizzare per screening a tappeto di sostanze utilizzabili in farmacologia".

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